Tai Chi – Cos’è il T’ai Chi Chuan (Taijiquan)?
A livello pratico, Taiji (T’ai Chi nella vecchia romanizzazione Wade-Giles), o più correttamente Taijiquan (T’ai Chi Chuan), offre alle persone un sistema efficace per imparare ad ascoltare/percepire il proprio corpo evitando errori di carico e allo stesso tempo a gestire meglio le contratture già in essere. Nel Taijiquan si impara a sviluppare, coordinare e sfruttare al massimo la potenzialità del proprio corpo, mente, e spirito attraverso un allenamento che consiste in movimenti lenti, fluidi, e interconnessi, alla ricerca di un’armonia che coinvolga tutto il corpo in ogni singolo movimento. Questa ricerca dell’armonia nel movimento e il coinvolgimento continuo di tutto il corpo durante la pratica rende il Taijiquan una ginnastica eccellente, per chiunque e a qualsiasi età; vedere maestri di 90 anni e oltre muoversi con agilità e pieni di energia rende molto bene l’idea di quali benefici possa portare il Taijiquan a chi lo pratica.A differenza dello yoga ed altri esercizi psicomotori semi-statici indirizzate al ritrovamento dell’equilibrio mente-corpo, il Taijiquan educa a fare ciò in movimento, rendendo applicabili le lezioni imparate anche nella vita di tutti i giorni. Inoltre, porta generalmente ad una riduzione dei livelli di stress, a tutto vantaggio della mente e del corpo. Infatti, il Taijiquan viene spesso definito “meditazione in movimento” per il suo approccio singolare alla relazione mente-corpo. Il Taiji nasce anticamente come un arte marziale fondata sulla stessa filosofia di base della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Secondo questa filosofia, a monte dell’universo e del creato, c’è uno stato di non-esistenza pregna di tutte le eventuali possibilità chiamato “Wuji”, dove “wu” significa “nulla” o “non” e “ji” significa “polarità” (pertanto, uno stato di non polarità, cioè di non-esistenza) generalmente simboleggiato da una sfera vuota. Dal momento che inizia qualunque forma di effettività (un pensiero, un movimento, qualsiasi forma di materia o energia, ecc.), si passa dalla non-esistenza alla esistenza. In quel momento, il Wuji si divide nello stato primario della esistenza chiamato Taiji, rappresentato dal simbolo comunamente chiamata “Tao” o “Dao” composto dalle due forze opposte ma complementari chiamate Yin e Yang.Aggiungendo il carattere “quan” (“pugno” o “arte marziale”), ai caratteri “tai” e “ji” nasce il nome Taijiquan, cioè l’arte marziale basato sull’equilibrio dinamico tra le forze rappresentate dallo yin (ombra, sostanza, scioltezza, cedevolezza, ecc.) e lo yang (luce, energia, forza muscolare, aggressività’, ecc.).Studi scientifici in università di prestigio hanno rivelato che grazie a effetti documentati il Taijiquan può essere un valido ausilio nel trattamento e prevenzione di molte patologie a livello cardiovascolare, muscolo-scheletrico, immunitario, ed altre ancora. In particolare, i benefici a livello cardiovascolare rendono il Taijiquan molto utile nelle patologie di quel sistema, mentre l’incremento sensibile nella propriocezione rende il Taijiquan utile in tutte quelle patologie dove l’equilibrio e la connessione mente-corpo sono colpiti, come il Parkinson. Da bambini impariamo a camminare con la sperimentazione, senza mai ricevere vere istruzioni sul modo corretto di gestire il nostro peso in posizione eretta. Quando sopraggiungono fattori che ostacolano la normale deambulazione, imparare a camminare nuovamente ma in modo corretto e controllato partendo dall’esatta percezione del proprio peso che si sviluppa con la pratica del Taijiquan può essere una valida soluzione parziale o totale. Nello stesso modo può aiutare ad alleviare molti dei problemi deambulatori connessi con l’età avanzata e/o con il Parkinson.Inoltre, il coordinamento della respirazione, la concentrazione ed il movimento di tutto il corpo in modo armonioso nel Taijiquan permette a tutti di stabilire un migliore rapporto mente-corpo.